sabato 26 marzo 2016

Venerdì Santo in Sardegna


La chiesa di Sant’Ignazio è coperta di tenebre, solo le lanterne dei e delle ministranti risplendono, mentre la processione parte dal santuario attraverso la nave, per le strade medievali di Oliena. Si visitano sette chiese in memoria dei sette dolori di Maria, si fa spalliera davanti alle loro porte con le lanterne, mentre i membri delle confraternite locali – le associazioni religiose che organizzano un momento dei riti della Settimana Santa ciascuna – ne escono in fila e si associano a loro. La processione, cresciuta in una grande folla, torna in un’ora nella chiesa di Sant’Ignazio. Qui, nel santuario si ha già impostato il monumentale crocefisso medievale con bracci mobili, e il coro, vestito in costume barocco, recita canti polifonici. È l’inizio de s’iscravamentu, la tradizione della Deposizione dalla Croce, conservata dal Medioevo.


Tenores di Bitti: Deus te salvet, Maria

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