giovedì 11 dicembre 2014

Cartoline rosa 8


[11 dicembre 1914]
Nome del mittente: K. Timó, Budapest, 1° Reggimento di Fanteria
Indirizzo del mittente: 3a Compagnia di Marcia, 3° Plotone

Indirizzo: All’Egregia Signorina Antónia Zajác
3° distretto, via Kis Korona 52
Budapest



Mio caro figlio,
Ora sono già completamente attrezzato in grigio. Oggi, venerdì a mezzogiorno marcio a Érd. Forse domenica vengo a casa.
Vado via la prossima settimana.
Se non vengo domenica, vieni tu lunedì a mezzogiorno. Ti aspetterò al cancello, ma a quello posteriore. Mio padre sa dove si trova.
Dio sia con te. Abbracci e baci, Károly
Saluto alla gente nell’officina, anche al vecchio, e a tua madre e sorelle.



Cartoline precedenti (indicate in grigio sulla carta):

Budapest, 2 dicembre 1914
Budapest, 28 novembre 1914
Budapest, 27 novembre 1914
Budapest, 18 novembre 1914
Budapest, 27 ottobre 1914
Debrecen, 25 settembre 1914
Szerencs, 28 agosto 1914
[Per quanto rivolgiamo la carta, essa emana una disperazione inespessa. Per il soldato grigio di una truppa grigia che marcerà via nei prossimi giorni grigi, non c’è speranza reale di rimanere per Natale. Se almeno potessero incontrarsi una o due volte prima. Poi, solo l’intervento divino e la fortuna può aiutare che si possa incontrare dopo tante paure e ansie.


Per quanto riguarda a che cosa aspettarsi al fronte in quell’uniforme grigio, si può leggere l’articolo del corrispondente di guerra del Pesti Napló. Non necessita nessuna particolare immaginazione.]

La guerra d’inverno. «Le prime aspettative di una rapida fine della guerra non si sono avverate… Tuttavia, i nostri sodati non soffriranno più d’inverno che d’estate. È vero, che la vita di un soldato non è puro diletto, ma in fondo, i nostri ragazzi sono sul campo di battaglia, e non in un albergo di lusso…»

Cartolina successiva: 21 dicembre 1914

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