martedì 10 settembre 2013

Soldatenkaffee


In qualche modo sono tornato al post scritto quasi due anni fa, in cui ho presentato le immagini di una piccola città al confine tedesco-tedesco, in rovina dalla seconda guerra mondiale. La cosa non è così assurda: basta pensare alle Geisterbahnhöfer che erano situati sotto il territorio del Berlino Est, ma lungo le U-Bahn 6 e 8 che sono partiti da ed arrivati a Berlino Ovest, e così la metropolitana le ha attraversato senza fermarsi, e che spariranno completamente solo ora, con la ricostruzione della zona in corso. Solo alla fine del post è emerso dietro la piccola città, come la Statua della Libertà nella Pianeta delle Scimmie, il grattacielo di Mosca, indicando che ciò che vediamo è solo uno scenario nello studio del Mosfilm.


Così diventa comprensibile come un blooper anche l’iscrizione senza senso Sparkass des kreises rohel. Per lo scopo è abbastanza buono.


E così diventa comprensibile come un altro blooper la presenza di un Soldatenkaffee in una piccola città tedesca. Infatti, cafés con questo nome esistevano solo nei territori occupati, dove era importante incanalare i soldati tedeschi in luoghi affidabili, dove non erano esposti all’effetto corruttivo del contatto con la popolazione locale.




Ricordate ancora dal servizio militare il foglio sciolto elencando i luoghi di divertimento attorno alla caserma che era permesso visitare? Anche i soldati tedeschi erano provvisti di tali liste, che specificavano, quali cafés, cinema e bordelli possono essere visitati, e il Soldatenkaffee Madeleine a Faubourg Saint-Honoré 9 (U-Bahn Concorde) occupava un posto ragguardevole fra di loro.









Con la fine dell’occupazione è finita anche l’età dell’oro dei Soldatenkaffees, e nelle condizioni ingrate dell’Europa liberale un soldato tedesco può entrare in qualsiasi café parigino. Ma chi sospira ordine, non deve andare lontano. Riconoscendo la lacuna del mercato, in luglio scorso si è aperto in Indonesia il primo Soldatenkaffee moderno per ariani, wannabe-ariani, i bramosi di nostalgia e di tremare, un ristorante tematico, proprio come il pub di nostalgia pseudo-communista Marxim a Budapest, o il ristorante nazi ucraino Bunker sulla piazza centrale di Leopoli. Jedem das Seine.


One is reluctant to even comment such nauseating idiotisms, but that Gross, you see, is the
truncation of the original Kommandantur Groß-Paris, that is, Garrison Command
Great Paris. In this form it looks more like some enterprise of Gross und Kohn.


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